IL GALGO SPAGNOLO

Il galgo espanol è il levriero spagnolo. È un cane di origini antiche, nato per la caccia alla lepre. Avendo già attitudini nella caccia, ha mantenuto praticamente intatte le sue caratteristiche originarie, non è stato modificato dalle selezioni degli allevatori, per questo gode anche di buona salute ed è particolarmente longevo. Sempre se allevato e mantenuto rispettando il cane in quanto tale.

Purtroppo, i galgos che conosciamo nel nostro Paese arrivano praticamente tutti tramite associazioni che li salvano dalle pessime condizioni in cui si trovano in Spagna. I galgos infatti sono ancora allevati e utilizzati principalmente per la caccia e quando termina la stagione venatoria vengono spesso abbandonati (seviziati e uccisi in molti casi). Se abbandonati e raccolti nelle perreras, il loro destino è comunque segnato: eutanasia. L’opinione pubblica sta cambiando e negli ultimi anni c’è più sensibilità sulla questione, di fatto comunque ogni anno le varie associazioni salvano i galgos destinati alla morte e trovano loro famiglie disposte ad accoglierli. In Italia, moltissimi hanno deciso di adottare galgos. Il Gruppo Cinofilo Verona da qualche anno collabora con “Insieme per FBM” (www.insiemeperfbm.org), associazione che proprio presso la nostra sede consegna questi cani alle famiglie che li hanno adottati. I cani che arrivano in Italia tramite questi canali sono soggetti che hanno già un certo vissuto, delle esperienze spesso anche molto negative, quindi la famiglia che decide di prendere un galgo deve sapere bene come comportarsi per non aggiungere traumi ai traumi.

Essendo cani da caccia (anche se scartati perché non più redditizi, restano comunque dei grandi cacciatori), non possiamo certo stupirci se scattano all’inseguimento di qualcosa che si muove (gatto del vicino, bambino che corre, bicicletta…come tutti i cani, ma loro un po’ di più!). Non essendo stati abituati a contatti con altri animali domestici, potrebbero andare in predazione anche con il gatto di casa (o con il coniglio di casa, o altri pet). Questo è da tenere in considerazione se si intende adottare un galgo. Inoltre, sono particolarmente ingordi e tendono a “rubare” il cibo, che non bisogna mai lasciare in posti a loro accessibili, ad esclusione dei momenti del pasto. Sono ottimi saltatori e arrampicatori, corridori velocissimi: scavalcano recinzioni e cancelli non troppo alti con una facilità estrema, quindi occhio alle fughe… Se lasciati liberi senza guinzaglio in spazi aperti non recintati, potrebbero trovare una traccia interessante e partire all’inseguimento di chissà che preda: stare dietro ad un galgo a caccia non è umanamente possibile! È vero che con educazione, addestramento ecc ogni cane può imparare a non allontanarsi dal proprio umano di riferimento (dopo aver creato il legame giusto), ma è anche vero che nel suo dna il galgo ha scritto di correre dietro alle lepri… non possiamo pretendere di cancellare il suo istinto innato. Non sarebbe nemmeno corretto farlo, bisogna imparare a conviverci e a rispettarlo.

Il galgo, se inserito in una famiglia che ne conosce la natura e che lo fa vivere in modo eticamente corretto, è un cane mite e poco litigioso, che si adatta facilmente a vivere con altri cani (soprattutto altri galgos, che si muovono e comunicano tra di loro come una vera squadra), quindi spesso chi ne adotta uno, poi prende il secondo, il terzo, il quarto… Sono cani “facili” come gestione, non sono i classici attaccabrighe. Il galgo è anche un cane allegro e vitale, sempre pronto a lunghe camminate e esplorazioni. Se siamo dei sedentari pantofolai, forse non è il cane giusto per noi. In casa però, dopo aver corso e corso per chilometri, si gode il meritato riposo e dorme moltissimo. Ha olfatto e soprattutto vista molto sviluppati, come tutti i levrieri. A volte, i galgos che arrivano dalla Spagna tramite le associazioni sono incrociati con i levrieri inglesi (i greyhound), incroci che servono a migliorare ulteriormente le loro prestazioni sportive… ma non a cambiare il loro destino di abbandono e morte.

Diciamo che sicuramente chi adotta un galgo tramite i vari rescue non sta certo a soffermarsi sul colore del pelo o su dimensioni più o meno in standard: generalmente, guarda al benessere del cane, al farlo vivere degnamente e rispettando la sua natura, che è la cosa più importante. È sempre utilissimo farsi consigliare da educatori/istruttori esperti nella gestione del nuovo arrivato, soprattutto nei primi tempi in cui il legame con la nuova famiglia deve ancora crearsi.

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